Intervista a Gabriele Caeti, direttore creativo di We Are Social, agenzia vincitrice del Gran Prix ADCI 2016

Lele Panzeri intervista un giovane top driver della comunicazione italiana: Gabriele Caeti, direttore creativo di We Are Social Italia, recente vincitore del Gran Prix ADCI, per la prima volta in una categoria non tradizionale come il social, grazie alla campagna di Netflix per la serie Narcos.

Gabrio (vero nome del Lele nazionale) e Gabriele – davvero modesto nonostante i successi ottenuti negli ultimi anni – sono accomunati da una vittoria del Gran Prix ADCI in categorie non tradizionali: Panzeri grazie a un radio e Caeti grazie a una campagna sviluppata su una piattaforma non tradizionale come quella di Babbel, un sistema online per l’apprendimento delle lingue.
La strategia editoriale è alla base della campagna, e la risposta è ovviamente quella di imparare lo spagnolo come El Patron, il protagonista della serie Narcos.

 

 

Gabriele, 32 anni, direttore creativo da 2 anni in We Are Social, nato a Palermo e instradato al copywriting da un amico, ha fatto della sua carriera una serie di rischi da prendere. Dopo TBWA approda in Y&R, dove continua la sua esperienza ATL con un occhio continuo al digital, poi viene chiamato da WAS e dopo 5 anni è il Direttore Creativo della sede milanese che conta oltre 150 dipendenti di un’agenzia internazionale.

Gabriele, racconta la storia di WAS e delle sedi che l’hanno fondata: Londra, Milano e Parigi e della sua espanzione in Brasile, Cina, Stati Uniti. Racconta anche del metodo non tradizionale che utilizza l’agenzia per le proprie campagne: non utilizzano la coppia creativa, ma creano con team allargati agli account, agli strategist e agli I.T.

Interessanti i consigli rivolti a chi inizia la professione nel mondo dell’advertising. Online, offline, ATL, BTL… contano solo la passione, le idee e essere dei treni e andare avanti per la propria strada, studiando anche quando le lezioni sono già terminate per migliorarsi sempre di più. Non mancano le domande sulla crescita professionale e l’evidenza che tutto quello che si impara prima o poi diventa utile, anche gli studi di ingegneria per un Direttore Creativo.

Molto bello il paragone tra Campionato di Serie A e Champions League. In situazioni internazionali bisogna essere capaci di guardare oltre il proprio, perché anche la vittoria di un premio da parte di un’altra agenzia, fa crescere tutto il comparto.

Il consiglio finale è quello di fidarsi dei professionisti in grado di ispirarci e che anche un percorso di studi non lineare può portare al successo. E magari a vincere anche un Gran Prix agli ADCI Awards.

WAS-gran-prix-adci-2016-netflix-el-patron_via_creative_campus

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