Dalla piscina Botta, accanto al Teatro Parenti dove si sta svolgendo If! Italians Festival, Lele Panzeri, Direttore di Creative Campus intervista Marianna Ghirlanda, responsabile italiana delle relazioni tra agenzie creative e Google e main sponsor della manifestazione.

L’intervista inizia con le impressioni di Marianna in qualità di giurato nella sezione Digital degli ADCI Awards. Google non è un cliente per le agenzie italiane ma un partner, e l’approccio di Marianna ne è la dimostrazione. Dopotutto il fine è settare gli standard della creatività italiana e l’esperienza di chi lavora per una delle principali aziende mondiali non può che essere d’esempio per tutti. Nel digitale, prosegue Marianna, è molto difficile riuscire a separare il valore creativo dal valore dell’esecution, perché spesso sono imprescindibili. Spesso il dato determina come viene realizzata una campagna e per questo diventa difficile giudicare: le giurie digital sono da sempre le più complesse del premio dei creativi italiani e durante l’intervista conprendiamo il perché.

È la creatività ad avere bisogno della tecnologia o viceversa? Qual è l’importanza dell’idea? Il discorso si fa davvero interessante.
Perché Google è così vicino all’industry della comunicazione. Perché la comunicazione ha bisogno di buone idee e la comunicazione ha bisogno della tecnologia per essere più efficace e deve essere un percorso da fare insieme.

Anche a Marianna viene chiesto un consiglio per i giovani che stanno per decidere cosa fare del loro futuro professionale. La formazione multidisciplinare è il consiglio, perché è l’unico modo per rimanere aperti al mondo e per incontrare sfide sempre diverse.